Per mettere in sicurezza le infrastrutture stradali secondarie si aggiungono fondi agli investimenti del PNRR per la digitalizzazione dei sistemi di monitoraggio della rete stradale e autostradale.
Altri interventi per il miglioramento delle strade sono stati stanziati anche con la recente anticipazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027.
Complessivamente, nell’ultimo anno, sono previsti degli investimenti sulle infrastrutture stradali per ben 15 miliardi.
Gli interventi sui ponti e viadotti, oltre alla messa in sicurezza, includono la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, alla verifica della sicurezza e al collaudo, le attività legate alla classificazione del rischio esistente.
Oltre alla sistemazione di zone pedonali e relativi altri percorsi. Questi fondi rappresentano una boccata di ossigeno per tutto il settore.
Cosa avviene al sud
Molto è destinato alle regioni del sud, da un punto di vista geografico, il 38,8% della ripartizione delle risorse.
A fare la parte del leone, sarà la Sicilia con più di 100 milioni, poi la Campania con e la Calabria a seguire con 80 milioni. A seguire, ecco il Settentrione, con una dotazione di 530 milioni (38% del totale). Di questi:
- 153 andranno all’Emilia Romagna;
- 148 alla Lombardia;
- 95,6 milioni al Piemonte.
Per le regioni del Centro il decreto prevede 318 milioni assegnati (22,91%): - ben 141 sono in Toscana, seguita poco distante dal Lazio (85 milioni);
- dall’Abruzzo (65);
dalle Marche con 60 milioni circa di stanziamento.
In generale, le regioni che ottengono meno risorse sono la Basilicata (30 milioni), il Molise e l’Umbria.
Per le aziende di Ingegneria come Corip, sarà un occasione da non perdere entrare a far parte delle negoziazioni riguardanti tali utilizzi.
Manutenzione delle infrastrutture terze: dalla segnaletica alla pavimentazione
Le risorse assegnate saranno utilizzate per interventi che riguardano, la pavimentazione stradale, le gallerie, i sistemi di scolo delle acque, i sistemi di info-mobilità, l’illuminazione. Lo schema di decreto prevede finanziamenti anche per:
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l’installazione di sensori per il controllo, il miglioramento di piste ciclabili e delle aree pedonali;
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la segnaletica orizzontale, la realizzazione di percorsi per la tutela degli utenti più fragili;
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la riduzione del rischio da trasporto merci e la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico e dell’inquinamento ambientale.
È importante la possibilità di utilizzare le risorse in oggetto per interventi su strade di competenza di Comuni e Comunità montane se sussiste una continuità territoriale e funzionale di percorso con strade delle Province e delle Città.
Risorse al Nord
La maggior parte delle risorse, in questo caso, seppur di poco, vanno alle regioni settentrionali con 540 milioni di euro. La Lombardia si aggiudica ben 158 milioni, l’Emilia Romagna 136,5, il Piemonte 114,5. Al Sud sono assegnati 532 milioni di euro, consistenti nel 38,4% del totale.